Cassazione, sez VI Civile, Ordinanza n 25337 del 16 dicembre 2015 – si all’addebito della separazione alla moglie, che confessa al marito un falso tradimento solo per ferirlo
[:it]La moglie confessa al marito di essere venuta meno al dovere di fedeltà, soltanto per ferirlo, umiliandolo e gettandolo nello sconforto, rendendo così intollerabile la convivenza e minando irrimediabilmente il rapporto coniugale.
Soltanto nel corso del giudizio di separazione la donna smentiva il tradimento, ma la Suprema Corte reputa tardiva tale affermazione e conclude addebitando alla moglie la frattura del matrimonio, rigettando altresì la richiesta dell’assegno di mantenimento. E ciò in quanto la moglie aveva comunque umiliato e gettato nello sconforto il marito producendo lo stesso effetto pratico che si sarebbe prodotto se l’adulterio fosse stato effettivo, così minando irrimediabilmente il rapporto coniugale.
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