COVID E RIDUZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE COMMERCIALE

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(Trib. Civ. di Roma ordinanza n°29683/2020)

L’emergenza sanitaria scaturita dall’epidemia di Covid-19 ha innescato diverse dinamiche economiche fra privati. Numerosissime sono state, specie durante il lockdown, le richieste di rinegoziazione di immobili commerciali o attività produttive, divenuti ovviamente più onerosi per chi non ha potuto lavorare con continuità.

Il primo via libera alla rinegoziazione dei contratti è scaturito dalla relazione 56/2020 in materia di “Novità normative sostanziali del diritto ‘emergenziale’ anti-Covid 19 in ambito contrattuale e concorsuale” in cui la Corte di Cassazione ha posto l’accento sul principio della reciproca buona fede.

Ma cosa accade se la rinegoziazione volontaria fallisce?

Alcune recenti pronunce giurisprudenziali hanno evidenziato che il conduttore avrebbe diritto a vedere riequilibrato giudizialmente il rapporto negoziale, con effetti anche per i periodi successivi al lockdown.

La più discussa, sino ad ora, è stata l’ordinanza oggetto di commento con la quale il Tribunale Civile di Roma ha dato ragione ad una società che gestisce due ristoranti nel centro di Roma, ubicati entro locali da essa condotti in locazione.

Il giudice, in accoglimento della domanda cautelare del conduttore, ha infatti disposto la riduzione dei canoni di locazione del 40% per i mesi di aprile e maggio 2020 e del 20 % per i mesi da giugno 2020 a marzo 2021, nonché la sospensione della garanzia fideiussoria rilasciata a garanzia del pagamento dei canoni fino a una esposizione debitoria del conduttore pari a € 30.000,00, evidenziando che «il ricorso sembra essere fondato sotto il profilo del “periculum in mora” (pericolo nel ritardo, ndr), posto che le perdite derivanti dall’escussione della fideiussione e il pagamento dei canoni in misura integrale sono idonei ad aggravare considerevolmente la situazione di crisi finanziaria della resistente, portandola alla cessazione».

Di avviso diverso, una precedente ordinanza del medesimo Tribunale di Roma (resa in un analogo contesto fattuale) a guisa della quale gli effetti negativi dei provvedimenti governativi potevano incidere solo sulle obbligazioni di pagamento del canone relative al periodo di lockdown (derivandone una riduzione del canone limitata al periodo in cui era stato di fatto l’impossibile di svolgere l’attività commerciale).

Brown wooden table with yellow table cloth[:]

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